Il proverbio è generalmente la forma comunicativa attraverso cui un popolo tramanda e custodisce la propria saggezza comune. Ma siamo proprio sicuri che i proverbi, così come ci sono stati tramandati, siano ancora una sorgente di saggezza? Io ho provato a giocarci un po’ ed ho scovato verità ugualemente fondate e probanti. Di seguito una lista di proverbi “modificati” (a sinistra l’originale a destra la versione modificata):

  • Chi capisce, patisce > Chi patisce, capisce
  • Chi disprezza, compra > Chi compra, disprezza
  • Can che abbaia non morde > Can che abbaia, morde
  • A mali estremi, estremi rimedi > A rimedi estremi, estremi mali
  • A buon consiglio non si trova prezzo > A buon prezzo non si trova consiglio
  • Chi non risica, non rosica > Chi non rosica, non risica
  • Chi vive di sogni ha meno bisogni > Chi vive di bisogni ha meno sogni
  • Con le buone maniere si ottiene tutto > Con le cattive maniere si ottiene tutto
  • Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei > Dimmi chi sei e ti dirò con chi vai
  • Dio ama parlare con chi ama tacere > Dio ama tacere con chi ama parlare
  • Errare é umano, perseverare é diabolico > Errare é diabolico, perseverare é umano
  • Finché c’é vita, c’é speranza > Finché c’é speranza, c’é vita
  • Il troppo stroppia > Il troppo stroppia, il poco uccide
  • L’abito non fa il monaco > Il monaco non fa l’abito
  • Nel bisogno si conosce l’amico > Nell’amico si conosce il bisogno
  • Quando la pera é matura, cade da sola > Quando la pera é caduta, matura da sola